Nuova (ed importante) allerta alimentare: uno dei sughi più venduti ed acquistati in tutti i supermercati è stato ritirato, il motivo e perché non andrebbe consumato.
Sebbene i migliori esperti consiglino un tipo di alimentazione sana, equilibrata e salutare con prodotti fatti rigorosamente in casa, si è ben consapevoli che non sempre è possibile preparare tutto ciò di cui si ha bisogno. I tempi di oggi, in effetti, sono quelli che sono, e il poco tempo che si ha a disposizione, spesso e volentieri, si dedica ad altro.
Per tale ragione, quindi, si ha l’abitudine di acquistare tutto quello che è già bello e fatto. Quindi, non solo prima e secondi piatti, ma anche qualsiasi altro tipo di alimento o condimento. In effetti, nell’ultimo periodo, i supermercati stanno registrando un vero e proprio boom dei classici sughi pronti.
A partire dal ‘semplice’ pomodoro fino al pesto o, addirittura, a qualcosa di più articolato, in commercio si trova veramente l’impossibile, pronto ad accontentare i gusti di tutti. Nelle ultime ore, però, è arrivato un richiamo alimentare che potrebbe cambiare completamente le carte in tavola. Uno dei sughi pronti più acquistati e venduti è stato clamorosamente ritirato: il motivo.
Dopo la notizia del ritiro dal commercio di uno dei panettoni più venduti in questo ultimo periodo, ne arriva un’altra che lascia tutti sbigottiti: il pesto di basilico genovese di una famosa marca è stato clamorosamente ritirato da tutti i supermercati. Una notizia davvero allarmante, soprattutto se si considera il largo uso e consumo che ne fa la popolazione italiana.
Il pesto di basilico, si sa, è uno dei sughi più comprati in questi ultimi anni. Facile da cucinare, perché non bisogna fare altro che condirvi la pasta, è tra gli acquisti più prediletti da milioni di persone. Ed è per questo che la notizia del suo ritiro dal commercio ha fatto spaventare (e non poco) la stragrande maggioranza dei suoi consumatori.
Il pesto fresco genovese senz’aglio Fior Fiore Coop g da 130 grammi, quindi, è stato ritirato da tutti i punti vendita Coop per possibile contaminazione microbiologica. Pertanto, l’azienda di supermercati informa che coloro hanno in casa uno di questi sughi con scadenza 24 dicembre 2025 sono invitati, ovviamente, a non consumarlo, ma a riportarlo al punto vendita dove l’hanno acquistato.
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